L’Agente Immobiliare e le sue valutazioni…….tra AFFETTO e REALTA’.
L’Agente Immobiliare è bravo quando valuta un immobile “il giusto”, mentre è cattivo, secondo alcuni Proprietari quando ha fatto una valutazione troppo bassa o che, sempre secondo lui non ha apprezzato le caratteristiche positive, ma anzi ha visto e valutato solo gli aspetti negativi dell’immobile.
Le frasi più ricorrenti che sentiamo ogni giorno, bene o male, sono le seguenti: “A questa cifra potrei vendermelo da solo. Non ho bisogno di un Agente Immobiliare”, “Ma il mio vicino ha venduto ad una cifra più alta” o anche la variante “Se il mio vicino ha venduto a questa cifra, per il mio posso realizzare di più”, “Non voglio svendere il mio immobile, ma vendere” oppure “Se è questa la cifra non lo vendo. Piuttosto me lo tengo”.
Ogni giorno l’Agente Immobiliare deve combattere una battaglia con un Proprietario perché quest’ultimo è convinto che il suo immobile valga di più di quanto è stato valutato.
Una soluzione spontanea che nasce a queste risposte e senza dubbio l’ AFFETTO.
Quest’ultimo rappresenta lo sforzo e i sacrifici di una vita, pagando le rate affinché diventasse una sua proprietà immobiliare, oppure un’eredità lasciata da un genitore, anche in questo caso l’AFFETTO di un’ infanzia passata.
Ma chiariamo un punto fondamentale: gli sforzi e i sacrifici fatti , purtroppo non rispecchiano e non possono essere mai ripagati da un mercato immobiliare, che negli anni ha subito notevoli ribassi a causa di una situazione economica globale per niente florida.
Motivo per il quale, è importante ed utile la Figura dell’Agente Immobiliare: il quale cerca di dare una valutazione oggettiva al bene economico e non al bene affettivo, perché alla base di ogni valutazione e pubblicazione degli immobili affidatigli, ci sono anni di esperienza, professionalità e formazione, al fine di garantire un servizio efficace e sicuro per il cliente.